Wyoming. Le montagne sono un blocco di ghiaccio perenne, la neve è alta, l’aria talmente rarefatta che solo a respirarla ti bruci i polmoni. In questo scenario, una notte, vediamo una ragazza correre nuda e disperata alla ricerca di una salvezza impossibile. Poi la vediamo cadere a terra stremata e lì morire.
Sarà Cory Lambert, poliziotto di frontiera diventato cacciatore di prede di montagna dopo un dolore immenso, a trovare la ragazza durante una battuta di caccia. E’ il corpo della figlia di un suo amico, un nativo indiano residente nella riserva di Wind River: un altro dolore a incrinare il cuore dell’uomo, un’altra vendetta da portare a termine. E insieme alla giovane agente dell’FBI, Jane Banner, Lambert cercherà di riportare giustizia nelle riserva indiana, un luogo dove non esiste più la legge, ma solo la violenza dell’uomo e lo spietato scorrere della natura.
"I segreti di Wind River esplora forse l’aspetto più tangibile della frontiera americana e il più grande fallimento dell'America: la riserva dei nativi americani - spiega il regista Taylor Sheridan (al debutto alla macchina da presa dopo aver scritto le sceneggiature di Sicario e Hell or High Water). - È un luogo brutale, dove il paesaggio stesso è un antagonista. È un luogo in cui la tossicodipendenza e gli omicidi uccidono più del cancro, e lo stupro è considerato un rito di passaggio per le ragazze per diventare donne. È un luogo in cui le leggi dello Stato lasciano spazio alle leggi della natura. Nessun posto in Nord America è rimasto così invariato nel secolo scorso e nessun posto in America ha sofferto tanto dei cambiamenti che vi hanno avuto luogo".
E’ bravo Taylor Sheridan e non solo a scrivere storie. I segreti di Wind River è allo stesso tempo un noir, un thriller e un western senza però essere nessun genere in particolare. Del primo prende l’anima nera dei personaggi, i dolori che li lacerano e un senso di amoralità che lascia basiti e dal thriller il ritmo (riletto secondo i tempi dello stesso regista, ben lontani da quelli adrenalinici di un certo cinema statunitense e più vicini al gusto europeo). Dal western, invece, prende un pò tutto: dall’eroe solitario, dalla giovane donna che arriva in città sperduta e spiazzata, ai cattivi che alla fine la pagano sempre.
"Mentre negli Stati Uniti esistono statistiche sulle persone scomparse di ogni gruppo demografico, non ve ne è alcuna riguardo le donne native americane”, recita il messaggio finale sui titoli di coda. Bene, I segreti di Wind River riporta un pò di giustizia dove lo Stato pare essersi dimenticato dei suoi cittadini.