Un'odissea biografica fra sogni, desideri e ossessioni, porta a scoprire il mondo di Guido Crepax attraverso la sua creatura Valentina (in cui l'autore si è identificato). Ne viene fuori un ritratto dell'artista tra narrazione e visionarietà. Sono gli anni in cui a Milano, Parigi e Londra esplodono un'effervescenza culturale e una rivoluzione estetica e narrativa che contaminano il mondo artistico e Crepax ne è uno dei protagonisti. Valentina è bella come Louise Brooks, disturbante come un taglio di Fontana, consapevole come una lirica di Bob Dylan e libera come la musica di Charlie Parker.